venerdì 23 maggio 2014

Due libri nello zainetto

La scorsa settimana vi ho raccontato della nostra abitudine di portarci all'asilo due libri da leggere poi sul treno ritornando a casa. I libri sono sempre due: uno in italiano e uno in tedesco, nel caso in cui le maestre vogliano approfittarne e leggerne uno. L'altro giorno, ad esempio, quando sono andata a prendere la Fragola all'asilo dopo il suo sonnellino l'ho trovata in braccio alla sua maestra preferita che leggevano "Il piccolissimo bruco mai sazio"...in italiano! Vabbé, non chiedetemi come!

Ad ogni modo che ne dite di curiosare nello zainetto e scoprire così i due libri che ci hanno fatto compagnia questa settimana?



Ieri ce li siamo portati dietro persino al parco zoologico dove, sedute su una panchina di legno  e inebriate dal profuno intenso dei fiori di sambuco, abbiamo ingannato così l'attesa di veder finalmente arrivare i cinghiali:

Libro si apre,
parte la giostra,
gira la giostra,
saltaci sopra.


Ecco è a questo punto che la Fragola, libro aperto fra le mani, come al solito mi salta in braccio e si mette comoda per iniziare il nostro personalissimo giro in giostra: tra Teddybär che vuol mangiarsi la torta, le nonne alla guida rispettivamente di un'auto azzurra e una rossa, un treno a vapore con un carico di sole, luna e stelle e un pompiere che passa non per gioco ma per mestiere, il nostro giro non fa in tempo a concludersi che subito ricomincia da capo.

Libro si chiude,
Libro si apre,
giostra riparte,
giostra rigira.

Le rime finali di Gira la Giostra accompagnano l'immagine di un carosello nell'ultima pagina che non a caso riprende quella d'apertura, rendendo bene l'idea circolare di un vero e proprio giro in giostra. Davanti agli occhi rapiti del bambino vediamo dunque passare dei cavalli, una locomotiva, una nave, delle macchinine e una carrozza con il sottofondo musicale delle ritmiche rime di Roberto Piumini. Le illustrazioni, invece, sono  di Chiara Dattola: immagini nette e colori vividi che si stagliano su uno sfondo volutamente bianco per dare l'impressione dello spazio aereo entro cui ruota la nostra giostra. 


Giostrina che volendo si può riproporre appendendo le sei figure staccabili delle pagine centrali sopra il lettino o nella cameretta dei bimbi.
Le nostre sono ancora tutte ben salde alle pagine del libro, anche se ieri abbiamo temuto che l'orsa golosa volesse staccarsi per raggiungere il suo fratello in carne ed ossa!



Eh sì, ieri abbiamo avuto la fortuna di intravedere anche l'orso bruno alla Fasanerie - così si chiama il parco zoologico di Wiesbaden - che, se capitate da queste parti, vale senza dubbio una visita!


Tra l'altro l'ingresso è completamente gratuito e per i bimbi più piccoli c'è anche una bella area gioco vicino all'entrata. Sempre lì i bambini possono dare da mangiare a pecore, caprette e agnellini, osservare da lontano l'immensa stazza del maiale e spiare attraverso un vetro porcellini d'india e conigli...

Ah, i conigli! La Fragola era alquanto sorpresa che nessuno di loro avesse il naso rosso e l'orecchia blu... per fortuna la volpe vive in un recinto un po' più in su altrimenti non avrebbero scampo: non sono mica come il nostro Hase mit der roten Nase il quale, grazie alla sua diversità, riesce a salvarsi dalla volpe che non lo riconosce!


La storia di Helme Heine e del suo coniglio dal naso rosso, pubblicata la prima volta nel 1987, è piuttosto famosa qui in Germania: le tenui illustrazioni ad acquarello sono una caratteristica dell'autore e il testo in rima può essere recitato come una poesia.
Una certa difficoltà nel conservarne la musicalità originale in un'eventuale traduzione è forse l'unico motivo per cui non è ancor mai stato pubblicato in Italia.




Es war einmal ein Hase 
mit einer roten Nase
und einem blauen Ohr.
Das kommt ganz selten vor.

Die Tiere wunderten sich sehr:
Wo kam denn dieser Hase her?

Er hat im Gras gesessen
und still den Klee gefressen.

Und als der Fuchs vorbeigerannt,
hat er den Hasen nicht erkannt.

Da freute sich der Hase.
Wie schön ist meine Nase
und auch mein blaues Ohr,
das kommt so selten vor!


Come vedete la storia è brevissima ma il significato che si racchiude dietro a queste poche frasi è un inno alla diversità, non solo alla sua accettazione quanto soprattutto alla sua valorizzazione. Vi tradurrò liberamente in prosa i versi di Heine e ditemi se non sono geniali!
 
 
C'era una volta un coniglio dal naso rosso e l'orecchio blu: un fatto assai raro. 
Tutti gli animali stupiti si domandavano da dove venisse questo coniglio.
 Un giorno, mentre era seduto fra l'erbetta che si stava mangiando un quadrifoglio, all'improvviso arrivò la volpe... che non lo riconobbe.
Il coniglio si rallegrò molto: " Che belli il mio naso rosso e la mia orecchia blu sono così rari (che neanche la volpe mi ha riconosciuto)!"



Nota alla traduzione: Sì, lo so che letteralmente der Hase sarebbe la lepre ma, siccome traduciamo sempre der Osterhase con coniglio pasquale, anche in questo caso per noi resta un coniglio.



Con questo post partecipo al "Venerdì del libro", 
il consueto appuntamento letterario proposto da Homemademamma.

7 commenti:

  1. Che pena poter leggere sono in italiano!

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  2. Non è mai troppo tardi per imparare una lingua! E i libri per bambini possono pure essere d'aiuto: non sai quante nuove parole in tedesco sto imparando semplicemente leggendo alla Fragola!

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  3. Mi fai venire voglia di imparare il tedesco per poter leggere questi libri al nano!!!

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    1. Guarda questo testo in particolare, con gli aggettivi declinati e persino la tutto sommato rara N-Deklination, è perfetto anche per chi sta imparando il tedesco! Allora ancora voglia di studiarlo? ;-)

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  4. La vostra abitudine è bellissima e poi leggere i libri in due lingue diverse non capita a tutti i bambini :-)

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    1. Ne approfitto finché è piccola che poi, appena si accorgerà del mio terribile accento in tedesco, non so mica se vorrà ancora sentirmi leggere! ;-)

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  5. Noi solo in italiano ;-)
    ...ma abbiamo comunque l'abitudine di portarci dietro dei libri quando sappiamo di avere del tempo da dedicare loro. Di Helme Heine ho letto un paio di libri, tutti in italiano però.

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