giovedì 19 settembre 2013

Pranzo vegano per caso


Lunedì sera, di ritorno da una breve vacanza, nel nostro frigorifero potevi sentire distintamente l'eco.
Martedì mattina non c'è stato tempo per far la spesa ma per pranzo sarebbe arrivato lo zio dall'Italia e bisognava pur sfamarlo con qualcosa che non fossero i vasetti di pappe pronte della Fragola (quelli per far fronte alle situazioni di emergenza, per intenderci)...


Così ho scongelato mezza zucca Hokkaido che avevo ritirato in freezer prima di partire, quindi con un filo d'olio evo e due etti di pasta corta me la sono cavata egregiamente: Fusilli alla zucca per tutti! Fragola compresa. A lei poi basta proporre i fusilli, facili da mangiare anche con le manine, per renderla felice e farle dimenticare anche lo shock causatale proprio dallo zio che in un primo momento per la voce le era sembrato il suo papà. 

-Fragola, stai tranquilla il papà è a lavoro: non si è trasformato improvvisamente in uno sbarbatello di 20 anni con gli occhiali da hipster!-


La sera la Fragola, il suo papà e lo zio sono andati a far la spesa ma a dirla tutta il giorno dopo a pranzo la situazione del mio frigo non era cambiata molto. Bisognava spremersi le meningi ed escogitare qualcosa: in fondo alla dispensa c'erano delle patate ed era arrivato il tempo di usarle per fare... perché no, gnocchi freschi!
Bene, peccato che dopo aver cotto e schiacciato le suddette patate mi sono accorta di non avere gli altri ingredienti... e se sull'uovo si poteva anche sorvolare, che fare con la farina bianca?!
-E se la sostituissi con quella di ceci e quel po'di farina di farro spelta che mi è rimasta?-

Il risultato, gnocchi di patate e ceci conditi con un sughetto leggero di pomodorini freschi, è stato strepitoso! La Fragola si è fatta fuori una quindicina di gnocchetti e anche noi non ci siamo risparmiati... tuttavia siamo stati generosi e ne abbiamo lasciati un po'per il papà a cena (quelli che vedete nella foto conditi con una fonduta di formaggio locale e latte).


Ieri sera, invece, siamo stati ad un incontro sul bilinguismo (di cui poi vi parlerò) e nessuno ha fatto la spesa. Stamattina il pavimento di casa era costellato di briciole di pane e pasta, giochi e caos ovunque. La Fragola era uggiosa come il tempo, così l'appuntamento con il supermercato è saltato di nuovo.


Per fortuna a pranzo oggi eravamo solo in due e me la sono cavata con quel poco di miglio rimasto in dispensa da prima delle vacanze, qualche pisellino surgelato e un goccio di succo di pomodoro (italiani, dai, non fate quella faccia che è buono: sennò perché i tedeschi lo ordinerebbero sempre in aereo?!).


Capra: "A me piace il Veggieday e a te?"
Per tre giorni di seguito il risultato non è stato niente male,anzi... perciò la mia conclusione è che per mangiare vegetariano (se non addirittura vegano) non c'è mica bisogno di un Veggieday (come proposto dai Verdi tedeschi durante quest'ultima campagna elettorale): basta avere il frigo vuoto!

Questo post ironico è dedicato alla mia Cara amica che da qualche mese è diventata vegetariana e con cui discuto spesso dei vantaggi e degli svantaggi di una dieta senza carne. 
Di solito non siamo molto d'accordo ma alla fine cucino ancora volentieri per lei, fiera di averla introdotta io alcuni anni fa al meraviglioso mondo "dei verduri".

2 commenti:

  1. cucinerete anche alla zia quei gnocchetti che sembrano tanto buoni?

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  2. Solo se la t(s)ia farà la brava le cucineremo, magari nelle vacanze di Natale, quegli gnocchetti di ceci che non solo sembrano ma sono proprio buoni! ;-)

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